Quali sono le spese fisse di un centro estetico?

Come ogni attività che si rispetti, anche un centro estetico o una SPA ha delle spese fisse da sostenere ogni mese. O, comunque, da sostenere in modo costante e stabile. Certo, ci sono anche delle spese impreviste che possono destabilizzare gli equilibri.

Ma, come suggerisce il nome stesso, non possiamo anticipare questa voce del bilancio. Al massimo, organizziamo un fondo per far fronte a eventuali sorprese non preventivate.

Le spese fisse di un centro estetico possono e devono essere note all’imprenditore o all’imprenditrice per poter organizzare al meglio le risorse. Ma quali sono i costi di gestione e, in generale, quanto pagare per aprire un’attività impegnata nel wellness in Italia?

Costi immobiliari e strutturali

La prima voce da mettere in capitolo quando affrontiamo i costi di un centro estetico o di un wellness point con SPA: quella della gestione dell’immobile. Il punto principale può essere l’affitto o il mutuo da pagare, se le mura sono di proprietà devi comunque affrontare tasse da gestire come quelle sugli immobili che rispondono alle voci Tari, IMU, Irpef.

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Spese per la gestione dell’attività

Passiamo ad aspetti più specifici come, ad esempio, quelli relativi ad assicurazione su responsabilità civile, infortuni, furto. In più aggiungiamo alcune voci presenti in ogni bilancio per attività aperte al pubblico come le utenze luce, acqua, gas, telefono e internet.

Senza dimenticare alcune voci specifiche come può essere il costo di un condominio. Su questo punto dobbiamo porre un’attenzione in più perché un centro benessere può vedere aumentare notevolmente queste voci a causa della sua natura e dei servizi offerti.

Infatti, un centro benessere può essere considerato un’attività energivora a causa della strumentazione e delle attività come sauna, bagno turco e idromassaggio. Anche l’assicurazione è importante: bisogna avere una copertura completa data l’attività svolta.

Stipendi del personale

Una voce che rientra a pieno titolo tra le spese fisse di un centro estetico. Nessuna sorpresa, nessun colpo basso: quello che devi pagare ai tuoi collaboratori è già una voce di bilancio. E sarà sempre la stessa a meno che non subentrino delle novità nel personale, come qualche nuova assunzione o un ridimensionamento dell’organico.

Brand image e pubblicità

Qui andiamo in un settore che può essere considerato una spesa nota per un centro benessere ma che le esigenze possono renderla mutabile. Pensa, ad esempio, alla pubblicità che fai su Facebook o su Instagram per intercettare nuovi clienti: in questi casi l’ammontare mensile o annuale dell’investimento può cambiare per diverse ragioni.

Per fortuna, esistono delle soluzioni che ti permettono di stabilizzare gli investimenti pubblicitari almeno per i clienti acquisiti. Ricordiamo, in questo caso, funzione di Primo Software che ti consente di fare SMS marketing o di inviare WhatsApp ai tuoi contatti.

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Tasse e contributi

Altra voce di spese già note per un centro benessere. In realtà sono tali per qualsiasi altra attività che vende prodotti e servizi al pubblico, anche un’estetista o una massaggiatrice con partita IVA dovrebbe sapere quanto pagherà di IRPEF e INPS. In ogni caso, questa è una voce da inserire e calcolare con attenzione per evitare intoppi.

Come gestire queste spese?

Il punto di partenza per evitare che il fatturato venga completamente fagocitato dalle spese fisse di un wellness point o una SPA: creare un business plan per centri estetici professionale, in grado di elencare e anticipare tutte le voci per individuare l’equilibrio virtuoso. Per ottenere questo risultato puoi utilizzare anche dei programmi specifici.

Uno di questi è sicuramente Primo Software, che rappresenta una spesa fissa minima ma ti permette di organizzare al meglio il planning e l’agenda degli appuntamenti per massimizzare il tempo, ridurre l’inefficienza organizzativa dei dipendenti.

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