Come fare Cross e Up-selling per vendere più servizi nei salo di bellezza e di parrucchiere
Up-selling e cross-selling sono due facce della stessa medaglia. Ovvero quella che ti permette di vendere di più proponendo prodotti e servizi differenti a chi ha già effettuato un acquisto. Il punto di partenza è chiaro: se un cliente ha già una certe frequenza nel tuo salone di bellezza o di parrucchiere ci sono due idee per guadagnare di più.
Ovvero? Quali sono le soluzioni? Puoi tentare di aumentare il numero di sedute o vedere dei prodotti correlati. Il primo passaggio può essere utile e percorribile fino a un certo punto perché, quasi sicuramente, si arriva a un livello di saturazione che non può essere superato.
Detto in altre parole, le persone non possono venire ogni giorno a fare la permanente o un massaggio. Per migliorare il valore medio degli acquisti di un cliente bisogna puntare su up-selling e cross-selling. Vale a dire? Ecco tutto quello che devi sapere su questo tema.
Indice dei contenuti
Cosa sono up-selling e cross-selling
Iniziamo dalle definizioni chiare per capire meglio l’argomento. Up-selling e cross-selling sono due tecniche di vendita utilizzate dalle aziende per aumentare il valore medio dell’acquisto di un cliente e, di conseguenza, il fatturato aziendale. Questo vale, ovviamente, anche e stiamo parlando di parrucchiere, estetisti, beauty farm e altre attività del settore.
Affrontiamo i dettagli: cos’è l’up-selling? Questa tecnica di vendita propone al cliente di acquistare prodotti o servizi superiori. Ad esempio, se si arriva nel salone di bellezza con l’intenzione di fare un massaggio al viso si può proporre la formula corpo a un prezzo maggiore. Il cross-selling, invece, permette di vendere servizi correlati a quelli scelti.
Facciamo un altro esempio a tema bellezza ma dedicato alla cura dei bulbi: insieme al taglio capelli vendi anche shampoo e balsamo specifico per quel cuoio capelluto.
Da leggere: come fare marketing digitale
Perché fare Up-selling e cross-selling
Il punto di partenza che deve spingerti a lavorare su queste tecniche: la fidelizzazione del cliente conviene rispetto a trovarne di nuovi. Questo perché un contatto che ti conosce e che si fida di t segue il tuo percorso di vendita e non fa resistenza, si lascia guidare e ti permette di aumentare uno dei parametri più importanti per il tuo lavoro di web marketing per estetisti e parrucchieri: il Customer Lifetime Value (CLV), o valore a vita del cliente.
Questo è un KPI, un dato da osservare per monitorare le performance aziendali, che indica il valore economico che un cliente rappresenta per un’azienda durante il periodo in cui interagisce con il brand. Aumentare il CLV è un tuo dovere come imprenditore.
E lo puoi fare con Up-selling e cross-selling. A patto che ci sia un ingrediente fondamentale: la fiducia. Devi aumentare la capacità del cliente di fidarsi del tuo contributo e dei tuoi consigli come esperto del mondo dedicato alla bellezza del corpo e dei capelli.
Alcuni esempi pratici nel settore beauty
Abbiamo già dato qualche esempio di cross-selling e up-selling ma per dare maggior chiarezza a questi passaggi possiamo individuare qualche caso concreto che ti aiuterà a mettere in pratica le metodologie per aumentare il fatturato:
- Vendere uno shampoo specifico per la cura del capello a chi fa la tinta e indebolisce il cuoio capelluto.
- Proporre un dopo sole se durante un massaggio noti la pelle screpolata e secca.
- Avanzare l’idea di un prodotto migliore per determinati trattamenti estetici.
- Consigliare un trattamento avanzato e più efficace dopo aver valutato la condizione specifica.
Come anticipato, il modo migliore per lavorare su questo fronte è sviluppa autorevolezza e credibilità. Chi si specializza e offre servizi di qualità, senza voler monetizzare per forza qualcosa in più, conquista la fiducia del cliente. Anche usando frasi per vendere di più.
Da leggere: come aumentare i clienti di un parrucchiere
Tool per fare Up-selling e cross-selling
Non è facile muoversi in questo settore senza una giusta struttura organizzativa. Non solo devi avere dei modelli già pronti e delle strutture interne adeguate a fare up e cross-selling. L’esempio più banale: servono gli espositori per mostrare prodotti correlati.
Ma, soprattutto, hai bisogno di personale capace di suggerire al momento giusto un servizio aggiuntivo o un acquisto specifico per ottenere il risultato. Non ignorare, però, l’importanza di un tool adeguato all’obiettivo, magari un gestionale specifico come Primo
Questo software ti consente di avere una definizione dei clienti, dei ritmi di prenotazione. Senza dimenticare la possibilità di inviare SMS o WhatsApp per comunicare offerte, sconti e occasioni su prodotti correlati o di fascia superiore. Così si fa cross-selling e up-selling.
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